La Domanda a cui il Laboratorio del Fare intende rispondere è connessa all’identità della persona, ed è fatta di aspettative e desideri che debbono nel tempo poter emergere e concretizzarsi. In questa prospettiva l’approccio adottato si fonda su un attento lavoro di valutazione per arrivare a comprendere le capacità di ciascuno, in modo da delineare il percorso e le possibilità più accessibili e reali.
Si tratta di lavorare in un’ottica di operosità (Canevaro 2008) dove l’azione educativa non si basa più semplicemente sul «che cosa fa» quella persona, ma sul «perché lo fa».

I Laboratori del Fare sono luoghi dove l’intervento si sviluppa in una logica di «filiera» dove ognuno ha un ruolo ben preciso, coerente con le proprie possibilità. Una logica in cui il “fare assieme” possa dare valore e senso all’occupazione, e dove anche il più piccolo compito svolto da una persona serva a un altro in una logica di reciprocità.